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Quali priorità per la conservazione dell’avifauna nel territorio del progetto MARISTANIS

Parliamo di avifauna, in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, in programma il 2 febbraio: a Oristano, al Lido Restaurant, dalle 10 alle 12.30, è in programma il seminario scientifico promosso da MEDSEA dal titolo “Quali priorità per la conservazione dell’avifauna nel territorio del progetto MARISTANIS?”, a cura di LIPU.

L'elemento chiave per la designazione delle zone umide di importanza internazionale è la presenza di uccelli acquatici. La loro tutela nell'habitat privilegiato diventa fattore indispensabile per la conservazione di aspetti più ampi della biodiversità. Nelle aree di MARISTANIS sono presenti alcune specie minacciate a livello globale come l'allodola (Alauda arvensis), la tortora selvatica (Streptopelia turtur), il moriglione (Aythya ferina) e la pavoncella (Vanellus vanellus) e inserite nell’elenco di specie SPEC1 nell’ultimo rapporto BirdLife 2017.



SPEC 1 indica le specie presenti in Europa e ritenute di interesse conservazionistico globale. Nell’area MARISTANIS sono presenti anche le alcune specie target di interesse conservazionistico, la cui protezione necessita la contemporanea conservazione dell'habitat in cui vivono o si riproducono: fratino, sterna zampenere, moretta tabaccata, pollo sultano. Nel territorio del progetto Maristanis, costituito da 11 Comuni costieri, sono presenti sei zone RAMSAR. La Convenzione RAMSAR ha un obiettivo primario: la tutela internazionale delle zone definite “umide” mediante l'individuazione e lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare l'avifauna, e l'attivazione di programmi di tutela e valorizzazione.

 

 

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