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Il Club Friends of Maristanis cresce: oltre 50 aziende insieme per ridurre i consumi idrici e proteggere le wetlands

Il Club Friends of Maristanis si allarga! Al network di imprese del turismo e della ristorazione impegnate sul risparmio idrico e sulla valorizzazione del territorio delle zone umide dell’Oristanese, si aggiungono altre 27 nuove imprese del territorio per complessivi 51 membri, tra strutture ricettive (Hotel, B&B, affittacamere), ristoranti, bar e associazioni turistiche e non solo. Qui l’elenco completo e in costante aggiornamento. 

L’adesione delle nuove imprese è avvenuta negli ultimi mesi quando, grazie ad una campagna di divulgazione delle tematiche ambientali e delle grafiche Maristanis nei luoghi più esposti al pubblico, locale e turistico, alcune imprese hanno deciso di fare un ulteriore passo in avanti ed aderire al network, impegnandosi a rilevare i dati del proprio consumo idrico e a controllare i consumi. 

Un progetto, quello del club FOM, iniziato nel 2020, all’interno delle attività Maristanis, coordinate dalla Fondazione MEDSEA, per trovare un modello di gestione integrata delle zone umide dell’Oristanese, e che ha visto una serie di incontri di disseminazione di buone pratiche nell’ambito dell’efficientamento idrico. Oltre alla divulgazione dei materiali Maristanis Vademecum, sono state realizzate e diffuse due app di supporto: Acqua check, dedicato alle imprese e tarato sui consumi locali e Risparmia l’acqua, dedicato invece ai cittadini ed ai turisti per correggere le cattive abitudini nell’utilizzo della risorsa idrica e apprendere pratiche più sostenibili. 

“Friends of Maristanis nasce come linea di intervento per sensibilizzare le imprese che più di tutte lavorano a contatto con i turisti e il pubblico per il controllo dei consumi idrici – spiega gli obiettivi Vania Statzu dalla Fondazione MEDSEA – partendo dalla consapevolezza comune che le riserve idriche di acqua dolce nell’Oristanese, così come in tutta la Sardegna, sono fonti preziose e seriamente minacciate dalla pressione antropica, dalle infiltrazioni di acqua salata dovute all’avanzamento dell’acqua di mare sulle coste, dal sovraccarico costiero turistico, oltre che dagli altri settori produttivi come industria e agricoltura”.  

“Le grafiche, esposte al pubblico dalle imprese, hanno il duplice scopo – racconta le attività Giulia Eremita, referente del club - quello di informare sulle peculiarità del territorio, sull’impegno delle imprese nel tutelarlo e preservarlo, inibendo soprattutto il consumo smodato della risorsa idrica con una comunicazione attiva e propositiva. In vacanza, spesso, nell’idea che tutto sia possibile, si arriva a consumare dai 300 ai 500 litri di acqua per presenza turistica (consumo pro capite al giorno): una quantità davvero esagerata di risorse che va ridistribuita verso un consumo più giusto e sostenibile: oggi il mercato è maturo per rivolgersi ad un cliente più rispettoso e ricettivo”. 

L’adesione al Club Friends of Maristanis è ancora possibile e dà la possibilità di essere inseriti anche all’interno degli itinerari sostenibili di visitmaristanis.it, il nuovo portale che intende promuovere la destinazione Maristanis Terre d’acqua in modo unitario, con al centro gli stagni e le lagune come tratto distintivo e caratterizzante di quest’area della Sardegna. 

 

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