Oristano, 10/02/2021 – Dieci comuni dell’Oristanese, l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, la Provincia di Oristano e il Consorzio di Bonifica Oristanese si impegnano per la tutela delle zone umide del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis verso uno sviluppo più sostenibile del loro territorio. Venerdì 5 Febbraio, nella Sede Universitaria – Consorzio UNO ad Oristano, i sindaci e delegati dei 10 Comuni del progetto Maristanis*, tra cui Arborea, Arbus, Cabras, Guspini, Oristano, Palmas Arborea, Riola Sardo, San Vero Milis, Santa Giusta e Terralba, l’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis, l’amministratore straordinario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente, e il presidente del Consorzio di Bonifica d’Oristano, Carlo Corrias, si sono riuniti per firmare il Contratto delle zone umide costiere dell’Oristanese. Un lungo percorso partecipato, con il supporto tecnico della Fondazione MEDSEA nell’ambito del progetto Maristanis, che ha portato alla individuazione degli obiettivi prioritari e delle principali iniziative da realizzare nei prossimi anni per migliorare la tutela e la valorizzazione di uno dei più importanti sistemi di zone umide dell’intero bacino del Mediterraneo. Nelle scorse settimane i comuni hanno scelto il sindaco di Terralba Sandro Pili e il sindaco di Cabras, Andrea Abis, come coordinatore e vice coordinatore del Gruppo di Coordinamento, l’organismo politico che avrà il compito di dirigere la reale attuazione del Contratto.
“Stiamo scrivendo oggi una pagina importante per lo sviluppo della nostra Isola che, in questo momento così difficile e in piena pandemia, offre un’opportunità di riscatto – spiega l’Assessore regionale della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis -. All’interno di questo contratto c’è una progettualità che mira a coinvolgere i privati, a dimostrazione di come si voglia perseguire la creazione di un marchio che contraddistingua questo territorio. Tra le sfide più importanti c’è quella culturale di bandire l’utilizzo della plastica monouso da tutti i comuni dei litorali che firmano questo contratto. La presenza dell’uomo e la fruizione consapevole del patrimonio ambientale può essere, con una serie di regole condivise, occasione di sviluppo che serviranno per noi, ma soprattutto per chi verrà dopo di noi”.
Per Sandro Pili, sindaco di Terralba e referente del Gruppo di Coordinamento di Contratto, l’accordo segna “una tappa fondamentale del percorso partecipato che i comuni interessati hanno intrapreso per la tutela e valorizzazione delle zone umide costiere dell’Oristanese. Un percorso articolato e complesso, nell’ambito del quale l’accordo sancisce e conferma la forte volontà degli enti aderenti di costruire una strategia integrata di gestione delle nostre zone umide, individuando quale azione prioritaria iniziale l’analisi e il miglioramento della qualità ambientale delle acque”.
“Gli stagni di Cabras rappresentano un grande laboratorio per la sfida ecologica, della gestione sostenibile della pesca e della fruizione turistica – aggiunge Andrea Abis -. Fare rete e condividere
problematiche e soluzioni con le altre aree umide dell'Oristanese è certamente una buona strada per progredire con successo”.
Questo importante accordo per la tutela di sei zone umide di importanza internazionale viene sottoscritto proprio nei giorni del 50emo anniversario della nascita della Convenzione di Ramsar che permesso di proteggere più di 2400 zone umide (quasi 3 milioni di chilometri quadrati) su tutto il pianeta. Le zone umide, così importanti perché ci riforniscono di acqua potabile, catturano sostanze tossiche, ci difendono da alluvioni e inondazioni e contrastano il cambiamento climatico, catturando ingenti quantità di carbonio. Le zone umide rappresentano ecosistemi importantissimi e custodiscono habitat fondamentali per tantissime specie di pesci, anfibi e uccelli acquatici, molti dei quali si fermano in questi spazi nel corso delle loro attività migratorie. Il personale plauso per l’impegno preso arriva anche da parte di Tobias Salathé del Segretariato Ramsar, referente per l’Europa, che ha inviato un video messaggio di saluto ai sindaci dell’Oristanese augurando a tutti buon lavoro.
“E’ difficile trovare le parole per definire lo straordinario valore dei sei siti Ramsar del vostro territorio, tra i primi ad aver aderito alla Convenzione internazionale, che ospitano la migrazione e riproduzione di oltre 100 specie di uccelli, alcuni rarissimi nel Mediterraneo – spiega Salathé - il progetto Maristanis è fondamentale per la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle zone umide oristanesi, non opera solo con il fine di conservare flora e della fauna, ma è inclusa nella sua visione gli uomini e il loro lavoro, la cultura e l’arte, le energie profonde di una terra da millenni al centro della storia Mediterranea. Vi auguriamo buon lavoro e ogni successo, certi che il vostro impegno contribuirà a preservare il fragile equilibrio delle zone umide e a rendere condivisa la consapevolezza del loro valore e della loro bellezza”.
Con la firma di questo Accordo, le amministrazioni coinvolte – in una fascia marino-costiera che include sei degli otto siti Ramsar della Sardegna per quasi 8000 ettari insieme e l’area marina protetta del Sinis per complessivi 267 km2 - si dotano di uno strumento giuridico partecipativo di governance, che accompagnerà il territorio verso la riqualificazione ambientale e la rigenerazione socioeconomica sostenibile.
MARISTANIS* è un progetto-destinazione di cooperazione internazionale verso la gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano e la promozione di uno sviluppo sostenibile; cofinanziato dalla Fondazione MAVA e coordinato dalla Fondazione MEDSEA in collaborazione con l'Area Marina Protetta "Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre". MARISTANIS si sviluppa in parallelo con altri tre progetti cofinanziati da MAVA in Tunisia, Montenegro e Albania. Partecipano al progetto i comuni di: Arborea | Arbus | Cabras | Guspini | Nurachi | Oristano | Palmas Arborea | Riola Sardo | San Vero Milis | Santa Giusta | Terralba.
I vincitori del World Wetlands Day Sardegna
Con “Sterna in Pesca” Alberto Cherchi, appassionato di fotografia naturalistica di Oristano, ha vinto il contest fotografico #WWDSardegna che si è svolto in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide…
Sardegna: Contratto per la valorizzazione delle aree naturali delle zone umide costiere dell’Oristanese
Oristano, 10/02/2021 – Dieci comuni dell’Oristanese, l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, la Provincia di Oristano e il Consorzio di Bonifica Oristanese si impegnano per la tutela delle zone umide…
Il nuraghe di S'Urachi, l'antichissimo melting pot mediterraneo nel cuore delle Terre d'Acqua di Maristanis
Il nuraghe di S’Urachi è un viaggio nel tempo e nel mistero che si disvela, un esercizio da porgere al pensiero per tenerlo attento sulla meraviglia della storia, sul ruolo…
World Wetlands Day Sardegna 2021, davvero imperdibile!
La Sardegna celebra e rilancia la giornata internazionale delle zone umide del 2 febbraio con un ricco calendario di appuntamenti che si svolgeranno per tutto il mese, molti dei quali in “home edition”, online e comodamente…
“Terre d’acqua”: concorso per le scuole medie sulle zone umide in occasione del WWD21
Per celebrare il World Wetlands Day 2021, la Giornata Mondiale delle Zone Umide, la Fondazione MEDSEA (http://www.medseafoundation.org) organizza il concorso “Terre d’Acqua” immagina le zone umide del futuro per le scuole secondarie di primo grado ricadenti nei comuni…
"Un luogo umano, troppo umano": Capo Mannu, il paradiso del surf
Nikole osserva in sella alla tavola il limbo grigio dove nascono le onde, schiacciato nella prospettiva sull’orizzonte. Il maestrale spazza le coste occidentali della Sardegna, il cielo è un capriccio…
"Non possiamo più aspettare, dobbiamo adattarci ai cambiamenti climatici". Lo stagno di S'Ena Arrubia travolto dall'alluvione
Impossibile passare. Le transenne impediscono l’immissione nell’ultimo tratto della strada statale 49, quello che conduce alla peschiera e all’idrovora Sassu. Il disastro dello stagno di S’Ena Arrubia lo avevano annunciato…
Miss Trucco, la cosmesi sostenibile che preserva il territorio
Per Sara Mirai è stata una porta chiusa nel mondo dell’estrazione mineraria ad aprire quella che si affaccia sul mercato della cosmesi: “lavoravo per una grande multinazionale. Quando questa è…
Storia, religiosità e leggenda: le chiese romaniche di San Vero e Santa Giusta
Luci e ombre si contendono la chiesa di Santa Sofia, immersa nella quiete del mattino. Il sole scalda l’arenaria dell’alto campanile, lo esalta contro il cielo azzurro. La facciata resta…
Attraversare la verità storica: una giornata d'autunno FAI ad Arborea
I neofiti scendono con riluttanza gli scalini che danno accesso al lavoriero, la gabbia in cui vengono intrappolati i pesci. L’acqua torbida segna la profondità sulle magliette. I pescatori li…
Oasi di Seu, visitare il Sinis in punta di piedi
È quasi come se la macchia si aprisse solo al passaggio, e fosse pronta poi a richiudersi, come acqua. Dall’intrico basso e compatto si solleva uno sciame di piccoli uccelli…
I Vincitori del Coast Day
Con il messaggio “Diamo una mano al Mare…” Stefano Pia, fotografo “a KM 0” di Mogoro, nell’Oristanese, ha vinto il contest Fotografico/Video #CoastDayInSardinia che si è svolto in occasione del Coast Day su…
"Il rifugio del pescatore": nasce l'ittiturismo di S'Ena Arrubia
Il corpo più alto dell’idrovora Sassu, con tutta la sua modernità razionalista, sembra sempre un sommergibile nell’atto di abbandonare la superficie e scivolare nell’abisso.
Undici comuni dell’Oristanese insieme per il Contratto di Costa
Cagliari, 24/09/2020 - Undici comuni dell’Oristanese insieme per la tutela e la gestione delle zone umide e delle aree marine del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis.
La bellezza a pelo d'acqua, viaggio nello stagno di Cabras con il Circolo Nautico di Oristano
Pur distratto dall’attività di pesca l’airone cinerino conserva la solennità del guardiano di frontiera. Gracile, elegante e austero osserva la canoa superare la sua postazione su roccia ed entrare in…
"Navighiamo un mare pulito", clean-up a Torregrande
A fine serata saranno oltre 80 i chili di rifiuti raccolti nel porticciolo di Torregrande: cicche in quantità, plastica di ogni tipo, polistirolo, vetro, lattine, un tubo arrugginito, cime, reti da pesca…
- 1
- 2
- 3
- 4