L’atelier di Marco Pili è un bianco parallelepipedo disteso nella silenziosa periferia di Nurachi. Tre segmenti di semplice tenda verde precludono alla strada il primo ambiente, dove le tele giacciono a decine poggiate sul muro e i totem dedicati a is launeddas sono raccolti come persone in attesa del bus. Su un arco di ferro bruno pendono delle campane che suonano se toccate dal vento. Fra questa sezione e l’identica e successiva due ampie vetrate racchiudono uno spazio di ghiaia scoperto che ospita macchie secche di colore e un cactus.
Al centro laboratorio, dove gira un pezzo dei Dire Straits, un grande tavolo ospita ritagli di legno per una serie ancora concentrata sulle launeddas, stilizzate fino a diventare essenziali figure geometriche. Nel ripiano sottostante, e in un grande carello poco lontano, la sostanza regina di tutta l’arte di Pili, la terra, contenuta in secchi per la vernice. Calcare, arenaria, terra fine come sabbia, granulosa o compatta come argilla. Rossi di foglie d’autunno, grigi lunari, ocra bruciato dal mercurio. È tutta materia raccolta in lunghe passeggiate, soprattutto nel piccolo mondo del Sinis, che non ha mai cessato di sollecitare la sensibilità dell’artista nurachese.
“Ho sentito davvero il ciclo di creazioni dedicato al Sinis. È stato intenso come quando ho stravolto la mia pittura passando all’informale, cominciando a lavorare con il pane carasau. Erano gli anni ’90, sentivo che l’arte contemporanea si era come allontanata dalle identità individuali. Volevo un’espressione che mi appartenesse. Per fortuna la Sardegna è ricca di cultura, gli stimoli non mancano. Così come i colori della terra. Basta spostarsi di cento metri perché tutto cambi” racconta Pili, conosciuto in tutto il territorio nazionale ed europeo, ma affezionato alla propria terra e alla propria libertà, tanto da conservare il lavoro presso il Consorzio di Bonifica dell’oristanese per non diventare schiavo delle leggi imposte dal mercato degli agenti.
È ripartito dai contadini, dal grano, dal pane, dalla terra. Dal sangue di bue per i rossi accesi. La tecnica si è adattata alla materia, tre anni per riuscire a rendere le sottili ostie di pane una cosa unica con la tela. Altri ancora per trattare la terra con la resina fino a farne colore. Nessuno schizzo, nessun progetto, nessuna limitazione. La creazione prolifera e s’arresta, viene stravolta, trova un equilibrio, muta ancora. Pili lavora ai quadri con le mani, pochissima tempera, raro l’utilizzo del pennello. Solo per le trasparenze, per restituire l’impressione dell’acqua, uno specchio appena accennato nell’atmosfera calcarea, o tracimante nello spazio verticale, conteso fra la pianura erbosa e una nera sponda, viva e scrosciante nell’attraversare l’alveo cangiante della terra. Impressione e relazioni profonde, sogno, memoria:
“Visito spesso le spiagge e gli stagni. Sono i luoghi dell’infanzia, delle lunghe estati. Nurachi in passato era circondata dalle paludi. L’acqua è sempre presente nelle mie opere. Talvolta aggiungo una casetta, quelle costruite in passato sulla costa, le solite furberie per pochi. Gli uomini? Loro no, non sono ospitati nei quadri. Non li trovo appropriati”.
L'isolotto fatto di cozze nella Laguna di Corru Mannu inizia a popolarsi
Fraticello, Sterna comune, Beccapesci, Gabbiano roseo e Cavaliere d’Italia sono alcune tra le specie di uccelli che in queste settimane stanno trovando casa a Corru Mannu. Grazie al progetto di economia…
Zone umide in Sardegna, il modo migliore per tutelarle è "gestirle"
Cagliari, 04.02.2023 – Le zone umide sono ecosistemi acquatici sempre più rilevanti, conoscerli meglio è il primo passo per tutelarli, ma non è tutto. “Serve uno strumento di gestione” per…
Terre d'acqua 2022: visita alla Torre Vecchia di Marceddì con la II D di Terralba
Nei giorni scorsi abbiamo accompagnato gli studenti della 2D dell'Istituto comprensivo di Comune di Terralba. I ragazzi, accompagnati dai docenti Valentina Neri e Cristian Batzella, avevano vinto qualche mese fa il…
Maristanis presentata da MEDSEA alla COP 14 Ramsar sulle zone umide a Ginevra
Dal 5 al 13 novembre 2022 si è tenuta a Ginevra la 14a riunione della Conferenza Ramsar sulle zone umide (COP14), in contemporanea anche a Wuhan, in Cina. All'International Conference Center…
Maristanis, modello per il team di progetto ENSERES, in visita ad Oristano
Due giorni per studiare un modello di gestione integrata dei sistemi marino-costieri, due giorni per rinsaldare i legami ed elaborare nuove strategie per un futuro sostenibile del Mediterraneo. Si è…
Passo in avanti per il progetto Maristanis, verso il Parco regionale delle Terre d'Acqua in Sardegna
La Giunta comunale di Oristano, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, ha dato il via al processo partecipativo e alle azioni propedeutiche necessarie all’istituzione del Parco Naturale Regionale delle…
Ad Arborea lo studio dei servizi ecosistemici con il metodo TESSA
Come comprendere gli impatti sul capitale naturale e sui servizi ecosistemici dei cambiamenti effettivi e potenziali dello stato nei singoli siti è importante per promuovere migliori decisioni di pianificazione a…
Terre D'Acqua 2022, i vincitori del concorso con le scuole del progetto Maristanis
Con 87 elaborati, di cui 84 nella categoria disegno e 3 nella categoria fumetto, si conclude il Concorso Terre D’Acqua 2022 della fondazione MEDSEA, organizzato nei comuni del progetto Maristanis.
Le imprese agricole si incontrano ad Arborea e puntano sulla sostenibilità
Un anno di rilancio per la Fiera dell’agricoltura di Arborea, una delle fiere tematiche più importanti nell'isola che promuove il settore produttivo, agro e zootecnico della Sardegna, appuntamento imperdibile per gli addetti ai lavori e non…
Maristanis nella stampa: triplo appuntamento sulle tv nazionali, da Rai 3 a Italia 1
Grande interesse per la stampa verso il progetto Maristanis negli ultimi mesi, raccontato in diversi approfondimenti nazionali e locali nelle tv Italiane.
I vincitori del Contest World Wetlands Day in Sardegna 2022
Con una foto dalle lagune dell’Oristanese con un gruppo di fenicotteri e l’aforisma “Vengono / Ritornano / A volte si fermano / Come nomadi / In un mondo / Che…
World Wetlands Day nell'Oristanese, più di 700 visitatori
Oltre 700 visitatori nel calendario collettivo World Wetlands Day, messo insieme dalla Fondazione MEDSEA, nell'ambito del progetto Maristanis lo scorso febbraio, con l'obiettivo di promuovere il prezioso patrimonio naturale delle zone umide…
Il World Wetlands Day 2022 in Sardegna dura un mese con Maristanis, gli eventi
Come ogni anno la Giornata Mondiale delle Zone Umide nell’anniversario del trattato RAMSAR (del 1971) del 2 febbraio chiama e la Sardegna, in particolare nell’Oristanese, risponde con Maristanis, progetto che mira alla…
Giornata mondiale delle zone umide in Sardegna, da 2 al 27 febbraio partecipa al Contest #WWDSardegna su Instagram
In occasione del World Wetlands Day, la giornata mondiale delle zone umide che verrà celebrata il 2 febbraio prossimo, la fondazione MEDSEA lancia il concorso sulle zone umide in Sardegna #WWDSardegna per sensibilizzare…
Comitato Direttivo Mava in Provenza: apprezzamenti per Maristanis, Sardegna promossa
Si è svolto dal 16 al 17 dicembre a Châteauneuf-le-Rouge, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, la riunione del comitato direttivo della fondazione Mava che ha raccolto i partner internazionali della strategia M3 che mira a migliorare la conservazione delle zone umide costiere, tra cui anche…
Il Premio Terre d’Acqua 2022 nelle scuole, per promuovere le zone umide
Il 2 febbraio si celebrerà il World Wetlands Day, la giornata mondiale delle zone umide, un’occasione ricordare ai ragazzi, famiglie e comunità del ruolo centrale delle zone umide nell’ecosistema ambientale e per prendere…
- 1
- 2
- 3
- 4