Il drone prende a ronzare, si stacca da terra spargendo polvere e piccoli sassi. Esita qualche istante, come a soppesare lo stato di volo, poi schizza verso l’alto, per diventare un’intuizione bianca nel cielo azzurro. Dall’alto vede il mare poggiato sul golfo di Oristano, i campi gialli, verdi e ocra di maggio, i mezzi agricoli che si muovono lenti lungo i tratturi e il rettangolo di giovane granturco sottostante. La piccola macchia ronzante assesta la posizione.