Fabio e Davide srotolano il panno di lana sul pontile, venti metri di bianco panna incorniciati su un profilo da una sottilissima fettuccia azzurra. Qui gli operai del comune di Terralba praticano un foro con il cacciavite, a intervalli regolari di un metro e mezzo. Un segmento di sagola viene fatto passare negli occhielli e poi annodato. La misura del lacciuolo è calcolata sulla marea montante. Capo dopo capo il panno viene assicurato alla struttura di cemento del pontile, passato sotto i pneumatici utilizzati come parabordo, copre le catenarie arrugginite. Davide si appiattisce sui listelli di legno, Fabio lavora dalla prua di una vecchia barca. Finché anche dall’ultimo banchina non pende la lunga gonnella, che immersa per cinque centimetri nell’acqua prende parte al piccolo moto sollevato dalla brezza. Non lontana galleggia iridescente una macchia di benzina. Se non per gli operai e qualche pescatore curioso che si avvicina a domandare della novità Marceddì è immobile, un’allucinazione sotto il cielo azzurro.
“In acqua esistono dei batteri petrofagi che riescono a scomporre le molecole di petrolio, ma sono sparsi. Gli oleo-assorbitori geolana creano un habitat naturale che i batteri vanno a colonizzare. Qui, grazie alle condizioni ideali di umidità e idratazione, possono riprodursi anche per un anno mentre scompongono gli idrocarburi. Nel frattempo il materiale si consuma e consumandosi biodegrada il petrolio”, spiega Leonardo Ruggeri, responsabile distribuzione geolana venuto a supervisionare l’ultima fase del fissaggio, cominciato qualche mese fa. I “banner” sono solo uno dei prodotti della serie geolanasalvamare prodotta dall’avanguardistica azienda sarda. Gli oleo-assorbitori di lana di pecora e fibre vegetali (il sughero di Ottana favorisce il galleggiamento per i modelli più pesanti e assorbenti) sono stati progettati per il per disinquinamento di mare e laghi e la prevenzione quotidiana dei micro-sversamenti nei porti. Un chilo di oleo-assorbitore geolana può neutralizzare fino a 17 chili di idrocarburi. Un prodotto rivoluzionario per la sua perfetta circolarità: realizzato in Sardegna con industria a km zero(biotecnologia Edilana) utilizza sottolavorazioni di lana sarda, altrimenti non utilizzabili e destinate allo smaltimento, derivanti dalla cernita della produzione di filati, tappeti e stoffe.
I materiali utilizzati dalle grandi compagnie internazionali sono tutti sintetici di origine petrolchimica
I banner oleo-assorbitori geolana hanno tutte le autorizzazioni ministeriali obbligatorie. Poiché Marceddì appartiene a un’area protetta, l’installazione ha avuto inoltre bisogno di tutte le autorizzazioni (R.A.S assessorato Enti Locali, R.A.S agricoltura e riforma agropastorale, R.A.S servizio valutazioni ambientali, Capitaneria di porto Oristani, nulla osta consorzio pesca Marceddì),pratiche delle quali si è occupato l’ufficio tecnico del comune di Terralba.
I banner sono uno dei progetti guida portati avanti dalla Fondazione MEDSEA all’interno del progetto MARISTANIS, e in particolare della strategia 5.2, impegnata a identificare e contrastare le fonti di inquinamento nelle zone umide dell’oristanese. “Gli idrocarburi si spostano a grande velocità sull’acqua. Non solo quindi gli sversamenti delle imbarcazioni da diporto, e in misura minore da pesca. I banner intervengono anche sugli idrocarburi che provengono dal mare aperto. Un litro di petrolio può distendersi fino a occupare una superficie vasta quanto un campo da calcio” spiega Giorgio Massaro, esperto in scienze ambientali di MEDSEA, anche lui presente per la fase finale dell’allestimento. “La pellicola che gli idrocarburi formano sul pelo dell’acqua impedisce lo scambio di gas. Non è insolito vedere un muggine salire in superficie e boccheggiare, ‘pippare’ come dicono i pescatori locali, per prendere ossigeno. Il pericolo ultimo è costituito dalla moria. Ma il veleno viene trasmesso nella catena alimentare, e per bioaccumulo la vittima che finisce per patire di più è l’uomo”
L'isolotto fatto di cozze nella Laguna di Corru Mannu inizia a popolarsi
Fraticello, Sterna comune, Beccapesci, Gabbiano roseo e Cavaliere d’Italia sono alcune tra le specie di uccelli che in queste settimane stanno trovando casa a Corru Mannu. Grazie al progetto di economia…
Zone umide in Sardegna, il modo migliore per tutelarle è "gestirle"
Cagliari, 04.02.2023 – Le zone umide sono ecosistemi acquatici sempre più rilevanti, conoscerli meglio è il primo passo per tutelarli, ma non è tutto. “Serve uno strumento di gestione” per…
Terre d'acqua 2022: visita alla Torre Vecchia di Marceddì con la II D di Terralba
Nei giorni scorsi abbiamo accompagnato gli studenti della 2D dell'Istituto comprensivo di Comune di Terralba. I ragazzi, accompagnati dai docenti Valentina Neri e Cristian Batzella, avevano vinto qualche mese fa il…
Maristanis presentata da MEDSEA alla COP 14 Ramsar sulle zone umide a Ginevra
Dal 5 al 13 novembre 2022 si è tenuta a Ginevra la 14a riunione della Conferenza Ramsar sulle zone umide (COP14), in contemporanea anche a Wuhan, in Cina. All'International Conference Center…
Maristanis, modello per il team di progetto ENSERES, in visita ad Oristano
Due giorni per studiare un modello di gestione integrata dei sistemi marino-costieri, due giorni per rinsaldare i legami ed elaborare nuove strategie per un futuro sostenibile del Mediterraneo. Si è…
Passo in avanti per il progetto Maristanis, verso il Parco regionale delle Terre d'Acqua in Sardegna
La Giunta comunale di Oristano, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, ha dato il via al processo partecipativo e alle azioni propedeutiche necessarie all’istituzione del Parco Naturale Regionale delle…
Ad Arborea lo studio dei servizi ecosistemici con il metodo TESSA
Come comprendere gli impatti sul capitale naturale e sui servizi ecosistemici dei cambiamenti effettivi e potenziali dello stato nei singoli siti è importante per promuovere migliori decisioni di pianificazione a…
Terre D'Acqua 2022, i vincitori del concorso con le scuole del progetto Maristanis
Con 87 elaborati, di cui 84 nella categoria disegno e 3 nella categoria fumetto, si conclude il Concorso Terre D’Acqua 2022 della fondazione MEDSEA, organizzato nei comuni del progetto Maristanis.
Le imprese agricole si incontrano ad Arborea e puntano sulla sostenibilità
Un anno di rilancio per la Fiera dell’agricoltura di Arborea, una delle fiere tematiche più importanti nell'isola che promuove il settore produttivo, agro e zootecnico della Sardegna, appuntamento imperdibile per gli addetti ai lavori e non…
Maristanis nella stampa: triplo appuntamento sulle tv nazionali, da Rai 3 a Italia 1
Grande interesse per la stampa verso il progetto Maristanis negli ultimi mesi, raccontato in diversi approfondimenti nazionali e locali nelle tv Italiane.
I vincitori del Contest World Wetlands Day in Sardegna 2022
Con una foto dalle lagune dell’Oristanese con un gruppo di fenicotteri e l’aforisma “Vengono / Ritornano / A volte si fermano / Come nomadi / In un mondo / Che…
World Wetlands Day nell'Oristanese, più di 700 visitatori
Oltre 700 visitatori nel calendario collettivo World Wetlands Day, messo insieme dalla Fondazione MEDSEA, nell'ambito del progetto Maristanis lo scorso febbraio, con l'obiettivo di promuovere il prezioso patrimonio naturale delle zone umide…
Il World Wetlands Day 2022 in Sardegna dura un mese con Maristanis, gli eventi
Come ogni anno la Giornata Mondiale delle Zone Umide nell’anniversario del trattato RAMSAR (del 1971) del 2 febbraio chiama e la Sardegna, in particolare nell’Oristanese, risponde con Maristanis, progetto che mira alla…
Giornata mondiale delle zone umide in Sardegna, da 2 al 27 febbraio partecipa al Contest #WWDSardegna su Instagram
In occasione del World Wetlands Day, la giornata mondiale delle zone umide che verrà celebrata il 2 febbraio prossimo, la fondazione MEDSEA lancia il concorso sulle zone umide in Sardegna #WWDSardegna per sensibilizzare…
Comitato Direttivo Mava in Provenza: apprezzamenti per Maristanis, Sardegna promossa
Si è svolto dal 16 al 17 dicembre a Châteauneuf-le-Rouge, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, la riunione del comitato direttivo della fondazione Mava che ha raccolto i partner internazionali della strategia M3 che mira a migliorare la conservazione delle zone umide costiere, tra cui anche…
Il Premio Terre d’Acqua 2022 nelle scuole, per promuovere le zone umide
Il 2 febbraio si celebrerà il World Wetlands Day, la giornata mondiale delle zone umide, un’occasione ricordare ai ragazzi, famiglie e comunità del ruolo centrale delle zone umide nell’ecosistema ambientale e per prendere…
- 1
- 2
- 3
- 4