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A San Vero Milis "Sapori e Profumi di mare", sagra eco-sostenibile

“Siamo gelosi del nostro mare, e vogliamo che sia rispettato. Da questo nasce la giornata di oggi” spiega Antonello Zinzula, presidente della Pro loco di S. Vero Milis, indaffarato con gli altri volontari a completare i preparativi per la sagra “Sapori e profumi di mare”, distesa domenica 28 aprile nei numerosi stand del lungomare che unisce Putzu Idu a Mandriola. Arrivano già i primi visitatori a percorrere la stretta lingua di terra che divide la marina dallo stagno di Salina Manna. La pesca con le bombole ha causato un “vero e proprio disastro” secondo Zinzula, mettendo a serio rischio la presenza dei ricci nell’ecosistema costiero. Attualmente la pesca con le bombole è concessa da alcuni regolamenti regionali. La Pro loco si sta battendo affinché almeno nella provincia di Oristano la raccolta indiscriminata sia proibita.

Il maestrale spazza le macchie zaffiro e turchesi della marina, scuote sull’arenile il gazebo del CEAS (Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità) di Oristano, dove Antonio Ricciu, il coordinatore dell’associazione, controlla sul banco gli utensili che serviranno per il clean-up della spiaggia. “Con il centro di aggregazione giovanile e l’associazione ‘Nel Sinis’, ci occupiamo di promuovere azioni di tutela del territorio e di sensibilizzare la società civile sui temi della sostenibilità ambientale. Oggi siamo voluti venire qui soprattutto per parlare dell’inquinamento di plastiche e microplastiche”, racconta Ricciu. Il CNR ha fornito l’attrezzatura per il monitoraggio della plastica, i setacci di vari dimensioni, i campioni di macro e microplastiche. I ragazzi volontari passeranno poi ad attività di riciclo artistico creativo. Nei cartelloni, le vuote forme della fauna marina si riempiranno di colore con la plastica raccolta. Sul lato del gazebo campeggia un grande pesce composto da tappi, penne, mollette, custodie da spazzolini. Chi riuscirà a riempire un sacchetto, o una bottiglia da mezzo litro di mozziconi, verrà premiato con un giro gratuito sulle canoe e i sup messi a disposizione da Nesos rent.

Le zone umide e costiere si possono difendere anche in sella a una biciletta grazie al MET Club. “Organizziamo spesso giornate di sensibilizzazione che leghino sport e ambiente. Per oggi abbiamo pensato a una pedalata ecologica, ma in altre occasioni usiamo anche la barca a vela per sensibilizzare giovani e giovanissimi. Faremo un giro fra le nostre borgate e nelle zone costiere, cercando di ripulire ciò che l’inciviltà abbandona” dice Monia Corona, segretaria dell’associazione.

La sagra è anche un’occasione per promuovere l’economia dei piccoli artigiani e produttori locali. Strumenti musicali creati con le canne, maschere di sughero, monili e i tanti prodotti enogastronomici come miele, birra, salumi e formaggi, spezie.

“Siamo felici di aver patrocinato la manifestazione. Il comune di S. Vero Milis supporta tutto ciò che sappia unire tradizione, cultura enogastronomica e tutela dell’ambiente. Siamo un comune plastic-free, nelle nostre manifestazioni e all’interno degli stabili appartenenti alla municipalità è vietata la plastica monouso, utilizziamo solo prodotti bio. Se oggi un bicchiere servito alla sagra dovesse sfuggire alla raccolta dei rifiuti non andrebbe a inquinare la spiaggia. In massimo 60 giorni sarebbe decomposto”, spiega Daniela Zaru, assessore al turismo.

“Abbiamo uno splendido rapporto con la fondazione MEDSEA, e partecipiamo convintamente al Progetto Maristanis, una grande opportunità per i comuni dell’oristanese toccati dalle zone umide”, continua l’assessore. “S. Vero Milis ospiterà anche quest’anno l’International Coast Day, ma soprattutto, per noi come per gli altri comuni coinvolti nel progetto, sono fondamentali tutte le azioni di ripristino e tutela delle zone umide. Basta guardarsi intorno, da una parte il mare, dall’altra lo stagno. Siamo circondati da un patrimonio ambientale di

immenso valore. Dobbiamo solo lavorare assieme perché la consapevolezza di questa fortuna diventi comune, per proteggerla e svilupparne le potenzialità in maniera sostenibile”.

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