Ad accompagnare l’effige della madonna di Bonaria nella processione di Marceddì e S. Giovanni c’è un futuro che comincia. “Su ciu”, la tradizionale imbarcazione da pesca, avanza remo dopo remo nel silenzio dell’acqua appena increspata dal vento.
Ad accompagnare l’effige della madonna di Bonaria nella processione di Marceddì e S. Giovanni c’è un futuro che comincia. “Su ciu”, la tradizionale imbarcazione da pesca, avanza remo dopo remo nel silenzio dell’acqua appena increspata dal vento.
“Siamo gelosi del nostro mare, e vogliamo che sia rispettato. Da questo nasce la giornata di oggi” spiega Antonello Zinzula, presidente della Pro loco di S. Vero Milis
La quiete magica di Riola Sardo è annunciata dallo scorrere lento del Rio Mare Foghe e dai campi di lavanda, vasti frammenti scuriti del cielo turchese sui cui passano rare le nuvole grandiose.
Ci sono luoghi che per una ineludibile disposizione dello spirito sono destinati a rappresentare meglio e più di altri l'identità, la vocazione, il sentimento dei popoli che li hanno eletti come casa.
Mercoledì 26 marzo la Fondazione MEDSEA ha presieduto nell’aula consiliare del Palazzo degli Scolopi a Oristano il secondo incontro annuale del Gruppo di Consultazione Locale, composto da tutti i soggetti che prendono parte al progetto Maristanis.
Nell'ambito del progetto Maristani, organizzato dalla Fondazione MEDSEA e con la collaborazione del Comune di Terralba, l'Associazione 3dna e la Cooperativa Concordia: un incontro con i ragazzi delle scuole medie superiori di Terralba (classi terze), che ha preceduto il clean up degli studenti lungo le rive della laguna di Marceddì.
Dal 1° marzo al 1° settembre 2019 i manufatti della tradizione di San Vero Milis, rivisitati secondo le nuove suggestioni del design contemporaneo, sono presenti all'esposizione “Broken Nature” della Triennale di Milano
Il rispetto dell'ambiente è la chiave di volta del progetto, promosso dalla Fondazione MEDSEA, in uno dei centri in Sardegna più famosi per i manufatti intrecciati.
7.705 ettari di zone umide RAMSAR di importanza internazionale, che rappresentano il 60% dell'intero patrimonio della Sardegna: un territorio che abbraccia l'area del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis, lungo i 200 km di costa che da Capo Mannu si estendono sino all'area lagunare di Marceddì, e che si è mobilitato con entusiasmo per la Giornata Mondiale delle Zone Umide.
Il momento più bello: premiare i ragazzi che hanno partecipato al Contest fotografico #SardiniaWetlands, promosso dalla Fondazione MEDSEA e riservato agli studenti delle scuole superiori della Sardegna.
Parliamo di avifauna, in occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, in programma il 2 febbraio: a Oristano, al Lido Restaurant, dalle 10 alle 12.30, è in programma il seminario scientifico promosso da MEDSEA dal titolo “Quali priorità per la conservazione dell’avifauna nel territorio del progetto MARISTANIS?”, a cura di LIPU.
Le coste sarde a rischio erosione per effetto dei cambiamenti climatici: secondo un recente studio dell'ENEA, entro il 2100 sette nuove aree costiere della Sardegna potrebbero essere sommerse a causa dell'innalzamento del mare. È il tema della Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day), fissata il prossimo 2 febbraio 2019